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Cosa vedere in Calabria: Cetraro

  • 1 Laura ci ha inviato questo articolo per parlare del suo paese Cetraro.
  • 2 Vuoi saperne di più?
      • 2.0.1 Cetraro: un incanto tra mare e monti
      • 2.0.2 Itinerario turistico di Cetraro
      • 2.0.3 Come raggiunere Cetraro
      • 2.0.4 Cetraro e dintorni
      • 2.0.5 Dove mangiare e dormire a Cetraro
      • 2.0.6 Contatti utili

Cetraro in provincia di CosenzaLaura ci ha inviato questo articolo per parlare del suo paese Cetraro.

Vuoi saperne di più?

Adelina ci aveva parlato di come arrivare a Cetraro via mare, oggi Laura ci parla di cosa vedere a Cetraro in 3 giorni.

Beh… scopriamolo assieme!

Cetraro: un incanto tra mare e monti

Di origini antichissime, Cetraro fu probabilmente la prima città marittima bruzia.

La città fortificata dalle 3 porte di accesso Di Mare, Di Basso e Di Sopra, fu donata dalla duchessa Sichelgaita (seconda moglie di Roberto il Guiscardo) all’abate Desiderio IV Epifanio di Montecassino per ingraziarlo dei buoni uffici.

Il nome Cetraro è dovuto all’abbondante produzione di cedri o di limoni (lat. citrus) che puoi vedere nelle campagne circostanti.

Questo itinerario di 3 giorni consente la visita ai posti più belli di Cetraro. In fondo troverai anche alcune indicazioni su dove mangiare e pernottare.

Itinerario turistico di Cetraro

tramonto Mar Tirreno1°giorno

Arrivando a Cetraro la prima sosta è al complesso del Ritiro dove si trova la Chiesa di S.Maria delle Grazie. All’esterno si vede il Convento fondato nel 1912 da suor Crocifissa Militerni: Superiora delle Battistine di Cetraro (1909) e Maestra delle Novizie in Roma (1914).

Incamminandoti verso il centro attraverserai via Luigi De Seta, conosciuta anche oggi come “a via i rota”, forse per la presenza delle ruote dei funari, su cui ora s’affacciano caffè e negozi. Arrivi poi a Piazza del popolo, luogo d’incontro preferito dai cetraresi.

Al centro della piazza troviamo la Fontana del Nettuno (1898), conosciuta nel popolare dialetto come “u giganti”, intorno alla quale ci sono numerosi complessi e stabili fra cui il Palazzo del Trono del 1842 dall’architetto Augusto Rocca.

Da Piazza del Popolo, imboccando la via Vito Occhiuzzi, raggiungi Piazza Gino Janelli con la Chiesa di S. Pietro o dei Cappuccini. Scendendo per via dei Cappuccini inizia via Roma, che era il corso principale della Cetraro ottocentesca.

In fondo a questa via si trovano la Chiesa Matrice di S.Benedetto Abate ed il campanile, unica torre civica residua del castrum Citrarii, già menzionata nel 1540 come lo campanaro di S.Benedetto.

centro storico di Cetraro2° giorno

Oggi si visita l’affascinante centro storico, ricco di viuzze, archi e scorci suggestivi.

Se percorri via Regina Elena, che un tempo riuniva il quartiere basso della Porta di Mare con la piazza di S. Benedetto, giungerai a  Largo Giuseppe Ricucci (noto in dialetto come “a curti“) che era il centro della Cetraro medievale. Vi si trovavano infatti la Curia Minor e l’antica chiesa plebana di S. Nicola, sul cui sagrato fino a tutto il ‘500 ci furono gli incontri dell’Università di Cetraro.

Da non perdere la visita agli edifici più importanti: il cortile del Palazzo del Vicario, la Chiesa di S. Nicola e la Chiesa di S. Zaccaria.

Ti consiglio di proseguire per via Regina Elena così giungerai nel quartiere più antico di Cetraro: quello della Marinarìa. Dimora dei marinai, dei pescatori e dei lavoranti dell’Arsenale che fino al primo ‘700 costruiva imbarcazioni, remi ed altri arnesi nautici per la Regia Marina Napoletana.

Mar Tirreno Cetraro

3° giorno

Continuando l’itinerario si parte dalla scogliera punteggiata dal sublime scoglio detto “Testa del leone” per la sua forma e la Grotta dei Rizzi nel promontorio della ‘Ncramata. Il promontorio termina nell’immensa roccia di Acqua Perropata, appellativo che proviene da una cascata che un tempo precipitava ricca e consistente e oggi in maniera più esigua dalla roccia superiore.

Immancabile una passeggiata sulla spiaggia di Lampezia dove troverai il recente lungomare. Sulla sinistra potrai vedere un’insenatura con una grotta, unico resto del complesso di caverne detto Grotta dei Santangiolesi.

Si arriva così al Porto di Cetraro, ingrandito e modernizzato di recente, ideale punto di partenza per una gita verso le Isole Eolie.

Lasciando il porto e proseguendo verso il centro della marina di Cetraro, si arriva in Piazza S. Marco. Luogo di incontro degli abitanti del Borgo che fu costruito nel 1919 dopo 5 anni dal terremoto. Il progetto vantava una ventina di palazzine a due piani con giardino, larghi assi viari che confluivano sulla piazza centrale, una scuola, una chiesa. Tutti antisismici e di gusto vagamente veneziano le cui tracce sono ancora presenti.

Come raggiunere Cetraro
  • In auto: A3 Salerno-Reggio Calabria

Se arrivi da Nord esci a Lagonegro, prosegui sulla SS18 direzione Reggio Calabria, uscita Cetraro
Se arrivi da Sud prendi la SS18 direzione Salerno, uscita Cetraro

  • In treno
  • In aereo: aeroporto di Lamezia Terme

Si trova a circa 1 ora da Cetraro ed è raggiungibile comodamente in treno. Dall’aereoporto sono disponibili taxi/servizio navetta da/per l’aeroporto e da/per la stazione ferroviaria di Lamezia Terme

  • In barca

panorama di Cetraro sul Mar Tirreno

Cetraro e dintorni

Da Cetraro si possono raggiungere in pochi minuti:

  • le rinomate Terme Luigiane
  • il Santuario di S. Francesco Di Paola in 15 minuti
  • la città di Diamante con i suoi murales in 15 minuti
  • in soli 20 minuti si arriva in montagna (fino a 1060 m. sul livello del mare)
  • in circa 1 ora si raggiunge l’altopiano della Sila con le piste da sci
  • dal porto si può salpare per le splendide Isole Eolie.
Dove mangiare e dormire a Cetraro
  • Ristorante “La Vecchia Cantina” – loc. Ceramile 0982-98169

Ottimo per la degustazione di prodotti tipici cetraresi come le “pitticelle i milangiani”(polpette fritte alle melanzane), le “pitticelle i fiuri i cucuzza” (frittelle ai fior di zucca), salami tipici ed ottimo vino, tutto di produzione propria

  • Hotel Ristorante “La Carruba“ – loc. Gardo

Il nome deriva dalla presenza nel giardino di un albero di carrubo di quasi 1000 anni! Tra le specialità culinarie la “pizza carrubba alla fiamma”, le linguine alla scogliera e gli spaghetti al profumo di finocchietto selvatico del mare

  • Hotel Ristorante “Parco degli Aranci” – via degli Oleandri

Ampia piscina immersa nel parco di 3 ettari di verde, dove nascono alberi di agrumi e pini. Dispongono di un campo da tennis. Le camere si affacciano sul Porto nelle immediate vicinanze

  • Grand Hotel “San Michele” – loc. Bosco

La piscina è a ridosso di una parete rocciosa. Hanno un campo da golf e un’azienda agraria che fornisce il 75% dei prodotti consumati dalla cucina. Vigneti, frutteti, campi di ortaggi e allevamenti di animali coronano l’azienda agricola del San Michele

  • Agriturismo “Santa Lucia” – loc. Santa Lucia

A 2 km dal mare tanto verde dove puoi degustare prodotti tipici, soggiornare a prezzi modici e godere di una splendida vista sul mare. Puoi frequentare anche corsi di cucina tipica. Nell’azienda agricola si coltivano uliveti, ortaggi, frutta, miele, vino, olio, salami e conserve

Contatti utili
  • Ufficio del Porto 0982-978274 ufficiodelporto@comune.cetraro.cs.it
  • Comune di Cetraro 0982978211 www.comune.cetraro.cs.it
  • Proloco Cetraro 0982/91652 www.prolococetraro.it

Il video di Laura su Cetraro

Filed Under: Racconti di viaggio Tagged With: Calabria, Consigli utili di viaggio, Italia

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