Alza la mano se almeno una volta non hai sentito parlare di last minute!
La conosci però la differenza tra un last minute e un last second?
Qualche anno fa, all’incirca nel 2005, ho dovuto scrivere una tesina che parlava di advance booking e last minute.
Sono andata alla ricerca di informazioni sull’argomento e ricordo che all’epoca mi sono andata a scartabellare copie su copie del TTG, il quotidiano di settore delle agenzie viaggi per eccellenza.
Quello che era venuto fuori dalla mia ricerca era che, dopo aver lanciato l’innovativa politica del last minute, i tour operator stavano facendo marcia indietro.
Eppure erano stati proprio loro ad inventarselo!
Prima di spiegarti il motivo di questo dietrofront andiamo a vedere quale differenza c’è tra tutte queste definizioni.
Cos’è il last minute?
È la domanda che ho cercato su google per vedere cosa veniva fuori.
Pensa che mi sono apparsi risultati che risalgono al 2006. Beh ormai sappiamo tutti di cosa si tratta, ma nessuno sa il motivo per cui sia nata questa prassi e a cosa in realtà serva.
Tra i risultati che mi sono apparsi puoi leggerti la definizione di Wikipedia, che “teoricamente” non fa una piega.
Tuttavia manca ancora qualcosa nella spiegazione.
Il last minute si cominciò ad usare a seguito dell’attentato alle Torri gemelle del 2001. I clienti avevano cominciato a comportarsi in maniera imprevedibile e i tour operator temevano di non riempire più i voli sugli aerei e né tantomeno le camere delle strutture ricettive.
Il last minute dovrebbe essere utilizzato per riempire gli ultimi posti rimasti invenduti offrendoli a prezzi scontati.
Poi c’è il last second, che è la stessa cosa del last minute, solo che le offerte escono ancora più sotto data. Se un last minute lo si può vedere anche 15 giorni prima della partenza, un last second invece si vedrà pochissimi giorni prima della partenza e lo sconto sarà ovviamente più elevato.
Sempre tutto in teoria!
Cosa è successo con il last minute?
Devi sapere che i tour operator medio-grandi lavorano con un contratto che si chiama “vuoto per pieno”.
Il vuoto per pieno, come dice la parola stessa, obbliga l’operatore a pagare il fornitore anche se il posto o la camera siano rimasti vuoti. Questo perché il fornitore concede un allotment, cioè un contingente, di posti con la garanzia che anche se non occupati vengano pagati lo stesso. Il vantaggio del tour operator è di ottenere un prezzo inferiore.
Capite bene che con la paura di attentati terroristici i tour operator hanno registrato grosse perdite proprio per via di questi tipi di contratti, che sono i più onerosi.
Ecco perché si è diffuso il last minute. Con questo sistema si cercava di occupare il più possibile i posti, che altrimenti sarebbero rimasti vuoti, per riuscire almeno a coprire le spese di gestione.
Per i tour operator è stato l’inizio della fine. Avevano innescato un meccanismo (che ancora oggi esiste) per cui il cliente non prenotava più in anticipo, ma aspettava l’offerta dell’ultimo minuto perché era sicuro che il tour operator prima o poi l’avrebbe pubblicata e lui avrebbe risparmiato.
In pratica si è ottenuto un altro effetto negativo: gli operatori fino agli ultimi giorni non riuscivano a capire quale sarebbe stata la percentuale di acquisto di quel determinato prodotto.
A questo punto si sono inventati l’advance booking.
Cos’è l’advance booking?
L’advance booking tradotto letteralmente significa “prenotare in anticipo”. Quindi l’esatto opposto del last minute. Tuttavia anche l’advance booking ti permette di risparmiare.
Come mai questo sconto? Il cliente prenotando con 2 o 3 mesi di anticipo garantisce al tour operator una vendita e soprattutto il pagamento di un prezzo che permette un ricavo, anziché una mera copertura dei costi. Perciò il t.o. ti premia offrendoti un risparmio.
Ci sono altre due definizioni che lo identificano. Una è “prenota prima” ovvero la traduzione, un’altra è “first minute” (primo minuto) in contrapposizione a “ultimo minute” (last minute).
Il last minute è affidabile?
La domanda che dovresti porti credo sia un’altra. Da chi stai acquistando il viaggio?
Per curiosità sono andata a vedere le condizioni generali di contratto di Lastminute.com, il sito più famoso per la vendita dei viaggi dell’ultimo minuto. Ciò che ho trovato mi ha stupita!
Cliccando su Voli e Viaggi e poi sulle Condizioni relative ai pacchetti turistici mi ha fatto piacere che sia riportato il II Capo del Codice del Consumo, che tratta appunto i “Servizi turistici”.
Quindi la tutela c’è eccome. Ricordati che Lastminute.com agisce da intermediario e quindi bisogna leggere con attenzione le sue condizioni generali di contatto. Ad esempio lo sapevi che se acquisti un servizio sul sito e poi vuoi modificarlo, oltre alle penali del fornitore, devi pagare un diritto di agenzia di 40,00 € a Lastminute.com?
Concludo dicendoti che sta al tuo buon senso capire se ci sta la “fregatura” sotto e diffidare da offerte dell’ultimo minuto che non ti convincono pienamente: meglio pagare qualcosina di più ed essere sicuro che la tua vacanza sarà come la desideri.