La nostra amica irlandese Nan ha visitato Blu Picasso.
Ecco le sue impressioni.
Nan ha visitato la mostra Blu Picasso a Pisa.
In questa intervista ci racconta come è andata!
D. Come sei venuta a sapere della mostra su Picasso?
R. Me ne ha parlato la mia amica Antonella che ha trovato informazioni sul web. Molto incuriosite ed affascinate, abbiamo deciso di andare a visitare la mostra.
D. Ti sei preparata prima della mostra?
R. Si, attraverso internet e Wikipedia ho letto delle diverse fasi delle sue opere. Non conoscevo però le opere che sarebbero state esposte. Ho trovato anche informazioni sulle mostre permanenti di Picasso in giro per il mondo (Liverpool, Chicago, etc..)
D. Come avete raggiunto Pisa?
R. In auto ed abbiamo parcheggiato nel nuovo parcheggio di fronte alla stazione. Per 4 ore abbiamo speso 8 €, non proprio economico ma vicinissimo alla zona pedonale ed a Palazzo Blu. È la soluzione migliore per chi arriva a Pisa in auto. L’entrata pedonale non è ben segnalata, ma in fin dei conti è sempre in costruzione.
D. Come ti è sembrata la mostra? Raccontaci le tue impressioni.
R. L’illuminazione poteva essere migliore. A causa della troppa gente non era semplice ammirare le opere. La brochure non l’ho trovata molto dettagliata: mancava la piantina della mostra, con le principali opere esposte.
La mostra l’ho trovata comunque fantastica. Le litografie meravigliose, le mie preferite. Sapevo che Picasso aveva creato delle ceramiche e mi sono sorpresa a trovarle esposte!
Ogni opera aveva la descrizione con il nome e la data di realizzazione, veramente ben organizzate. Avere le traduzioni in inglese di ogni frase e descrizione è stato per me molto importante: mi ha permesso di apprezzare maggiormente la mostra. Inoltre il personale ti lasciava spazio e tempo per ammirare le opere senza disturbare e pressarti per andare oltre.
La frase che mi ha colpito maggiormente “The future will choose the pages it prefers its not up to me to make the chace”.
Nonostante abbiamo trascorso due ore a visitare la mostra, il tempo ci è volato ad ammirare le opere. Ci tornerei domani a visitarla di nuovo, perché ogni volta è possibile scoprire nuovi aspetti della mostra.
A disposizione dei visitatori c’era il bar, i servizi e lo shop per i souvenir. Sono aspetti da non sottovalutare assolutamente, soprattutto perché accessibili ai disabili (per salire al primo piano c’è l’ascensore).
Palazzo Blu è un magnifico edificio, con una location particolare. Potrebbe diventare un vero centro culturale per la Toscana.
Il suggerimento di Antonella: mi auguro che Palazzo Blu ospiti maggiori mostre di questo calibro e che garantisca un’attività culturale continuativa.
