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Un mistero si nasconde sotto la terra di Santarcangelo

  • 1 Tu conosci Santarcangelo di Romagna?
  • 2 E sai che sotto Santarcangelo c’è quasi una città sottorranea?
      • 2.0.1 Le grotte tufacee di Santarcangelo
      • 2.0.2 Ma perché esistono queste grotte?
      • 2.0.3 Alcune curiosità sull’origine
      • 2.0.4 E ancora…

sangiovese santarcangeloTu conosci Santarcangelo di Romagna?

E sai che sotto Santarcangelo c’è quasi una città sottorranea?

Torno a parlarti di Rimini Tipica, il blog tour a cui abbiamo partecipato grazie all’invito di Alberghi Tipici Riminesi.

E te ne parlo raccontandoti di Santarcangelo.

Per raggiungere Santarcangelo da Rimini basta prendere la SS9 e dopo aver attraversato Santa Giustina, si raggiunge il paese.

Quando siamo andati noi era il 6 maggio, quindi la 1° domenica del mese, giornata in cui si tiene il mercato di antiquariato, cose vecchie e collezionismo.

Il mercato viene chiamato La Casa del tempo e si tiene tutto l’anno eccetto il mese di agosto.

La casa del tempo a Santarcangelo
Una bancarella del mercato mensile La casa del tempo di Santarcangelo

Ti consiglio di andarci perché è veramente caratteristico, ma devi stare attento a ciò che viene venduto… non tutto è vecchio o d’antiquariato 😉

Le grotte tufacee di Santarcangelo

Pensavo fosse il solito paesello con una piccola storia come tutti i paeselli dell’entroterra e invece ho scoperto che esiste un mondo sotterraneo, cioè le grotte tufacee.

Innanzitutto fatevi accompagnare da una guida per scoprire tutti i misteri di queste grotte.

A noi ha fatto da cicerone, una guida molto simpatica e preparata che ci ha raccontato che quando era piccola queste grotte erano un posto in cui i bambini venivano a giocare.

Infatti molto delle incisioni che si trovano oggi, non sono incisioni antiche ma opera dei bambini che giocavano qui.

Incisione a Santarcangelo
Una simpatica incisione per le vie del centro storico di Santarcangelo

Ci ha raccontato che all’epoca come guardiano c’era una donna che apriva la mattina i cancelli e la sera li richiudeva. Un giorno, però, la custode impazzì e chiuse dentro un gruppo di tedeschi in visita.

All’entrata sulla destra noterai degli archi con delle colonne. In realtà non c’entrano nulla con le grotte.

Sono state portate lì per essere conservate, visto che il convento di cui facevano parte, prima è stato adibito ad altri usi, poi abbattutto e la parte con le colonne distrutta durante la 2° guerra mondiale.

Ma perché esistono queste grotte?

Ti piacerebbe saperlo eh!? Purtroppo non si è riusciti ancora a dare una risposta.

Si sa soltanto che esistono 3 strati di grotte e che le case nel centro storico hanno tutte una grotta al di sotto, dove vengono conservati vini e formaggi ad una temperatura costante di 13-14°C.

La grotta della contradina a Santarcangelo
La cupola e le nicchie della Grotta della Contradina

Quindi se vedi un annuncio di una “casa con grotta”, si tratta di una di queste grotte tufacee.

Sono state fondamentali durante la guerra come riparo dai bombardamenti.

È proprio in questo periodo che sono state messe in comunicazione varie grotte, nel caso fosse stata bloccata un’uscita le persone non sarebbero rimaste intrappolate. Finita la guerra i passaggi sono stati nuovamente murati per rispettare la proprietà dei vari privati.

Non aver paura se visitando la grotta vedrai una persona aldilà di un vetro: stai solo ficcanasando in una grotta privata 😉

Le grotte, pur essendo di arenaria e argilla, sono molto solide grazie all’umidità e alla temperatura costanti.

Alcune curiosità sull’origine

Le grotte accessibili al pubblico sono quelle donate da 5 privati alla città, tutte le altre sono private.

Tra queste la Grotta della Contradina, lunga 42 metri e chiamata così perché in fondo al cunicolo c’è una porticina che sbuca in Contrada dei Fabbri.

La grotta della contradina a Santarcangelo
In fondo al cunicolo la porticina che sbuca nella Contrada dei Fabbri

È dopo la 2° guerra mondiale che ci si comincia a chiedere come mai siano state costruite.

L’unico documento risale al 1496 dove venivano citate le grotte come luoghi per la conservazione del vino, ma le 5 grotte aperte al pubblico non erano cantine perché mancano documenti che lo attestino e perché ci sono delle stanze monumentali una diversa dall’altra.

Quindi gli studiosi, non trovando nulla, elaborano delle ipotesi sulla loro costruzione:

  1. per il culto pagano del dio Mitra (a Santarcangelo non è mai stato trovato nulla, mentre a Cervia sì)
  2. come luogo di culto dei Cattolici (mancano simboli cristiani)
  3. come catacombe (mancano resti umani)
  4. basiliche rupestri create dai monaci basiliani (mancano però gli affreschi)
  5. per il culto di S. Michele Arcangelo (Santarcangelo si trova sulla strada micaelica).
E ancora…

La cosa buffa è che oltre alla signora che scende in cantina, se sei nella Grotta della Contradina e alzi lo sguardo potresti sentirti osservato.

In pratica questa grotta corrisponde ad un pozzo profondo 10 metri di una casa abitata… ovviamente.

Non solo. Camminando per i cunicoli puoi scorgere delle sbarre, che sembrano essere di una prigione.

Non si tratta di una prigione, ma di un ristorante.

Ebbene sì, i ristoranti del centro storico trovandosi sopra le grotte, hanno adibito queste a sala del ristorante dove i clienti possono mangiare tranquillamente.

Filed Under: Eventi Tagged With: Rimini, Rimini Tipica

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