Un’idea per visitare il mondo tra le vie e le piazze delle nostre città. Scopriamo di cosa si tratta!
Il Progetto Rete Città Migrande nasce a Torino nel 2010 partendo dall’iniziativa della Cooperativa onlus Viaggi Solidali e grazie al successo ottenuto si è poi esteso anche ad altre città: Roma, Milano, Genova e Firenze.
In cosa consiste un Mygrantour?
Si tratta di un tour dedicato a turisti, studenti e semplici cittadini, che permette loro di vedere la città con altri occhi, scoprendone gli angoli più multietnici grazie a delle guide d’eccezione, ovvero a mediatori culturali stranieri preparati da appositi corsi di formazione.
Tale progetto permette ai migranti di diventare protagonisti nello sviluppo del turismo responsabile, puntando sulla loro capacità di fare da ponte tra due territori e due culture.
Queste particolari guide turistiche affiancano i professionisti tradizionali, con il compito di aiutare i viaggiatori ad aprirsi verso differenti culture e tradizioni.
Passeggiando per la città con le guide migranti è possibile conoscere le storie di migrazioni di ieri e di oggi, ci si avvicina alla gastronomia e alle tradizioni di altri paesi attraverso le associazioni, i minimarket e i ristoranti etnici, e si scoprono curiosità e aspetti nascosti del luogo che, a volte, nemmeno gli abitanti stessi conoscono.

Quali sono gli itinerari nelle diverse città?
Torino
La passeggiata si snoda tra i quartieri di Porta Palazzo e San Salvario e mira a conoscere il melting pot di culture, etnie e religioni che caratterizzano la città.
Su richiesta è anche possibile aggiungere al percorso le mete turistiche più classiche, come il Museo Egizio e quello del Cinema.
Milano
Il percorso è lungo 1,6 km e si snoda tra Via Padova, il Naviglio della Martesana, il borgo antico di Crescenzago e la Casa della Carità, e prevede anche l’utilizzo dell’autobus 56, uno strumento di mobilità che potrà essere riqualificato proprio grazie al progetto.
Tra i punti di forza della passeggiata ci sono anche le visite a negozi e gastronomie di proprietà dei migranti di vecchia e nuova generazione, che permettono ai visitatori di immergersi totalmente nelle diverse culture.
Roma
L’itinerario si snoda nel centralissimo quartiere Esquilino, con una passeggiata di circa 3 ore che porta alla scoperta del patrimonio artistico, storico ed archeologico della capitale, dei luoghi di culto di differenti religioni, entrando in contatto con artigiani e commercianti di diverse origini.
Genova
Non poteva mancare un percorso a tema in una città cosmopolita come Genova, da secoli al centro di movimenti di pellegrinaggi, viaggi, emigrazione ecc..
Ecco allora che, partendo da Piazza Caricamento, si visitano luoghi di interesse artistico e culturale, come la Commenda di Prè, i palazzi dei Rolli e il bellissimo Palazzo Reale, prestando attenzione a tutti gli aspetti multiculturali della città, comprese le botteghe artigianali ed enogastronomiche degli immigrati.
Firenze
La passeggiata, di 4 ore, si sviluppa nella zona della stazione Santa Maria Novella e nel centro storico che si snoda attorno ad essa.
La storica Via del Palazzuolo è uno dei luoghi più multietnici della città, dove le tipiche trattorie fiorentine sono affiancate da una lunga serie di negozi e botteghe di diverse etnie.
Il tour passa anche a San Lorenzo, teatro di uno storico mercato tradizionale, dove si possono conoscere numerose attività gestite da immigrati: dagli storici negozi di pelletteria degli iraniani arrivati negli anni Settanta, a quelli dei venditori asiatici e africani con i loro banchi alimentari.
La rete si estende in Europa
In seguito al successo ottenuto in queste città italiane, Viaggi Solidali, Oxfam Italia ed Acra stanno lavorando per estendere il circuito turistico anche al resto d’Europa, dando la possibilità anche a turisti, studenti e cittadini europei di vecchia e nuova generazione di conoscere il lato più multietnico delle città europee, attraverso gli occhi e le parole dei migranti stessi.

Se l’iniziativa ti piace, puoi raccogliere altre informazioni sul sito ufficiale Città Migrande.