Lo studio Gensler ha da poco ultimato il progetto…vediamo come sarebbe il London Britannia Airport.
La vicina saturazione dell’aeroporto di Heathrow e il continuo slittamento della realizzazione di una terza corsia potrebbero trovare una soluzione nella nascita del primo aeroporto galleggiante al mondo, che andrebbe a riprendere l’idea che architetti e governi avevano in serbo già dagli anni ‘40.
Il progetto, il cui costo è stimato intorno ai 75 miliardi di euro, prevede un terminal galleggiante sul Tamigi, circondato da 4 piste di circa 5km di lunghezza (con la possibilità di arrivare fino a 6) e collegato alla città tramite un tunnel ferroviario, dal quale partirebbero anche numerose linee europee per raggiungere le maggiori città del continente.
L’accesso con i mezzi terrestri sarebbe possibile grazie alla presenza di tre terminal a terra, di cui due nella zona Nord e Sud della foce, ed uno situato invece tra Canary Wharf ed il parco Olimpico.
Se consideriamo che Heathrow, uno degli aeroporti più trafficati del mondo, dispone di due sole piste, appare evidente che il Britannia andrebbe a prenderne totalmente il posto: il progetto, infatti, prevede la trasformazione dell’attuale scalo londinese in un’eco-città, che fornirebbe case per circa 300.000 persone ed occupazione per circa 200.000, contribuendo ad alleviare la crisi immobiliare della capitale.
Il nuovo aeroporto, inoltre, porterebbe importanti vantaggi ambientali: non richiederebbe la distruzione di altri edifici e garantirebbe di minimizzare il rumore, non interferendo negativamente sulla qualità della vita dei cittadini.
Se venisse realizzato, il nuovo aeroporto di Londra sarebbe una delle più belle ed avveniristiche costruzioni mai realizzate, una sorta di ponte tra un progetto irrealizzabile ed uno sguardo rivolto al futuro.
Tuttavia, dato il costo enorme che richiederebbe la sua realizzazione, sembra che il progetto sia ben lontano dall’essere approvato, almeno non in tempi brevi.
Tu cosa ne pensi: il progetto è realistico, o è solo fantascienza?