London calling… e quando Londra chiama bisogna rispondere!
A distanza di 10 anni dall’ultima mia visita sono rimasta nuovamente affascinata dalla sua vitalità e dalle sue tradizioni.
La partenza è stata piuttosto movimentata.
Avevamo paura che le ceneri del vulcano islandese bloccassero i voli ed invece, tra peripezie varie, siamo partite con 2 ore di ritardo a causa del ritrovamento di un residuato bellico sulla pista dell’aereoporto di Pisa.
In questa occasione , cosa rara per lo scalo toscano, le notizie non sono state delle migliori e delle più tempestive.
Sull’aereo della Ryan Air abbiamo comprato il biglietto per il treno che da Stansted porta a Liverpool Street (in centro):
- 26,00 € se comprato a bordo
- 32 £ se lo compri all’aereoporto a Stansted.
Un bel risparmio per 45 minuti di tragitto puntuale!
Il centro di London City si può raggiungere anche con i pullman di Terravision.
Costano leggermente meno, ma impiegano un pochino di più: a seconda del traffico da 1 ora e mezzo a 2 ore.
Questa volta ho deciso di fare un tour musicale della metropoli inglese.
La molla per tornare l’hanno fatta scattare un paio di concerti alla Royal Albert Hall. Splendido tempio inglese della musica.
Da qui sono veramente passati tutti. Non solo cantanti, ma anche giocatori di basket, ballerini, politici.
Questa famosa “cupola” è infatti il teatro dei principali eventi benefici e non, che si svolgono nel Regno Unito. L’acustica è spettacolare.
I concerti ai quali ho assistito sono:
- Zucchero, orgoglio italiano all’estero, ben 3 bis e pubblico inglese in piedi in visibilio
- Eric Clapton più pacato, ma ugualmente coinvolgente. Un mostro sacro della musica inglese.
I concerti iniziano alle 19.30, dopo la prima mezz’ora del gruppo di supporto, c’e’ un piccolo intervallo e poi inizia il concerto vero e proprio intorno alle 20.00/20.15.
Alle 22.30 circa al termine dei concerti non vedo l’ora di infilarmi in qualche pub per mangiare le ottime specialità british.
Purtroppo avevo dimenticato che il cibo viene servito fino alle 22.00 dal lunedì al sabato. La domenica solo fino alle 21.00.
Per cui Deli aperto 24 h su 24: cheddar, salami e baguette e su in appartamento.
Il mio tour musicale ha fatto tappa anche a Brixton. Un tempo quartiere nero, che ha dato i natali a David Bowie.
Al 40 di Stansfield Road c’è la casa dove ha vissuto fino a 6/7 anni. Ora è in vendita.
Che dici facciamo una colletta?
Come ben sai la metropolitana londinese è efficientissima e permette di raggiungere in poco tempo tante destinazioni.
Puoi fare un abbonamento giornaliero di 6.60 £ che copre le zone 1 e 2.
Un modo carino però per avere una conoscenza di massima della città appena arrivi se non vuoi andare sottoterra può essere il Big Bus Tour. Circa 3 h con il Blue Tour che tocca le pricipali attrazioni. Puoi salire e scendere quante volte vuoi durante 24 h.
Il Red Tour ha anche la guida privata.
Nel costo del biglietto è inclusa anche una mini crociera sul Tamigi (27.00 £). È un po’ caro, ma ne vale la pena.
E poi tutti gli ingressi per le attrazioni sono veramente costosi.
È bello girare per le strade e vedere la moltitudine di etnie ed il modo easy di vivere.
Qui sono nate tante mode dai punk alla minigonna.
Non perdere Camden Town che, a differenza di Portobello e del quartiere di Notting Hill, è rimasta ancora alla portata degli inglesi e non solo di turisti. Ho mangiato al PIER 1. Validissimo fish & chips.
Per 3 notti ho soggiornato al Lux Pod: mini appartamento di 13 mq adatto per 2 persone, non di più. Pulitissimo e molto high tech, situato nella splendida zona di South Kensigton. Te lo consiglio!
Londra aspettami presto. Non passeranno sicuramente altri 10 anni.
Ho tanti musicals da vedere e serate da passare a Soho e nei clubs.
Vuoi altre informazioni su Londra? Leggi il post del nostro Rok!