Viaggiare in aereo con i bambini ti sembra un problema? Ora non più, grazie all’idea vincente di una mamma americana.
Immagino che sia capitato anche a voi di affrontare un volo, più o meno breve, avendo come compagni di viaggio urla, pianti e capricci dei più piccoli, particolarmente difficili da gestire in certe situazioni.
Un sondaggio di TripAdvisor effettuato su un campione di 9.000 passeggeri ha confermato, se ce ne fosse stato bisogno, che il comportamento più odiato a bordo è proprio l’eccessiva esuberanza dei bambini, a tal punto che il 20% di essi afferma di essere disposto a pagare di più per il proprio viaggio, purchè sia rigorosamente vietato ai piccoli.
Il problema, dunque, esiste ma per fortuna esiste anche la soluzione: nel 2011 una mamma americana, Julie Melnick, ha creato “Nanny in the Clouds”, un sito che mette in contatto le famiglie che hanno bisogno di aiuto con baby sitter che, per motivi personali, si trovano sullo stesso volo, potendo quindi svolgere il proprio servizio.
Il sito permette di reperire tutte le informazioni necessarie, al costo di 10 dollari, ed è poi la famiglia stessa che deve occuparsi di contattate la baby sitter e mettersi d’accordo per tutti i dettagli. Per le famiglie che viaggiano molto spesso esiste addirittura una sorta di abbonamento, al costo di 50 dollari l’anno, col quale potranno assicurarsi la presenza di una tata per ogni volo.
Ovviamente, poiché la tata non viaggia appositamente per fare la baby sitter, non sono previsti costi extra per il suo biglietto aereo, mentre il compenso viene stabilito a discrezione della famiglia, ad esempio stabilendo una cifra oraria.
Il sito si rivolge non solo alle famiglie alla ricerca di un aiuto, ma anche a chiunque voglia arrotondare fornendo questo servizio durante il proprio volo, impiegando in modo utile quel tempo del viaggio che spesso viene trascorso annoiandosi, e dando un po’ di sollievo agli altri passeggeri.
L’unico problema è che ovviamente il numero dei voli è estremamente alto, quindi è davvero difficile trovare una baby sitter sul proprio volo, almeno fino a quando il sito non sarà cresciuto a sufficienza da fornire un servizio su ampia scala.
Il servizio, infatti, non è ancora attivo su nessun vettore italiano, ma sono già diverse le compagnie che lo hanno adottato nel mondo: American Airlines, Singapore Airlines, Air India, KLM, British Airways, Air France, Lufthansa, Virgin.
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