Con gli ultimi due siti iscritti, l’Italia raggiunge quota 49 e si stabilizza in vetta alla classifica mondiale.
Nello scorso mese di giugno l’Unesco, durante la solita riunione annuale, ha inserito nell’elenco del Patrimonio Mondiale dell’Umanità due nuovi siti italiani, le ville Medicee e l’Etna, permettendo all’Italia di balzare in vetta alla classifica a quota 49, su un totale di 981 in tutto il mondo.
Cos’è l’UNESCO?
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura è un organismo fondato dalle Nazioni Unite nel 1945 con l’obiettivo, tra gli altri, di redigere e mantenere sempre aggiornata una lista di luoghi definiti Patrimonio Mondiale dell’Umanità in virtù della loro importanza a livello storico, culturale e naturalistico.
La convenzione sul Patrimonio dell’Umanità è stata adottata nel 1972 e stabilisce che, per entrare a far parte del celebre elenco, un sito debba avere valori di universalità, unicità ed insostituibilità.

Le New Entries italiane
L’Italia può vantare il primato mondiale in quanto a siti premiati dal riconoscimento, che grazie alle due novità dei mesi scorsi salgono a 49, distanziandosi dai 45 della Cina.
Le ville Medicee si trovano prevalentemente a Firenze, ma è tutta la regione Toscana ad essere coinvolta: 12 ville e 2 giardini che, con la loro ricchezza storica, artistica e culturale, sono una grandiosa dimostrazione del segno lasciato dai Medici sul territorio, dove il loro impegno politico si univa all’amore per l’espressione artistica.

Le località premiate si trovano non soltanto in provincia di Firenze, dove il più famoso è forse il Giardino dei Boboli, situato proprio nello splendido capoluogo, ma anche in quelle di Prato, Pistoia e Lucca.
L’inserimento della rete di queste ville e giardini nell’elenco Unesco si spiega con l’importante ruolo svolto dal circuito Mediceo, considerato “esempio di un innovativo sistema di costruzione rurale in armonia con la natura, configuratosi nel tempo come modello per la costruzione di residenze principesche in Italia e in Europa”.


L’altro sito premiato è l’Etna, al quale sono state riconosciute spiccate caratteristiche di specificità naturalistica: il sito stesso dell’Unesco spiega questa scelta sottolineando che la continua attività eruttiva del vulcano lo rende un luogo privilegiato per lo studio delle scienze, della vulcanologia e della geofisica.
Inoltre, esso “favorisce lo sviluppo importanti ecosistemi che si configurano come laboratorio naturale per lo studio dei processi ecologici e biologici”.

L’Etna, che dal 1987 fa parte dell’omonimo Parco dell’Etna, comprende un’area di 19.237 ettari disabitati nella parte alta del monte e vanta una storia eruttiva di circa 500.000 anni, di cui gli ultimi 2.700 sono stati documentati.
In occasione del premio ottenuto, il Parco dell’Etna ha anche creato uno splendido spot.
Se vuoi conoscere meglio i due nuovi siti di cui ti ho parlato, puoi consultare direttamente le schede dedicate all’Etna e alle Ville Medicee, inserite proprio dall’Unesco sul proprio sito!