In Cile si promuove il “tour dello tsunami”. Il turismo dell’orrore aumenta e dilaga.
In che direzione stiamo andando?!
Il 21 Novembre scorso è uscita una notizia per me scioccante: l’ufficio turistico di Constitucion, una delle località cilene più colpite dallo tsunami del 27 febbraio 2010, ha deciso di rilanciare il turismo della zona con un “tour dello tsunami”.
L’enorme tragedia viene così trasformata in una macabra attrazione turistica: sarà possibile visitare la costa colpita dal sisma e dal maremoto, i turisti potranno/dovranno alloggiare presso gli abitanti del luogo in quanto la maggioranza degli alberghi sono andati distrutti.
Tale proposta è offerta al mercato internazionale: in quanti avranno il coraggio di prenotarla?

Che il turismo dell’orrore stia prendendo sempre più campo è palese dalle ultime tragedie italiane.
Avetrana è meta di pellegrinaggio; la villetta di Cogne o la palazzina di Erba sono conosciute da tutti.
Ma che gusto c’è ad andare a vedere un luogo in cui si sono consumati i più atroci delitti?
Che senso hanno questi pellegrinaggi organizzati addirittura in pullman da agenzie?
Personalmente li trovo assolutamente poco rispettosi e privi di sentimento.
E sinceramente non li comprendo neanche.
Ho scritto un breve articolo per introdurre un dibattito. Noi de Il Turista Informato ti chiediamo cosa ne pensi. Secondo te è giusto dare vita a questo tipo di turismo?
Spazio libero nei commenti alle tue opinioni in merito.